La Faba mexicana o Theobroma cacao (nome botanico) è la pianta da cui viene estratto il burro di cacao e da cui si ottiene il cioccolato. Spesso osannato, spesso messo sotto accusa, questo prodotto è sicuramente uno dei più discussi nel campo della nutrizione. Va precisato che il cioccolato, affinché conferisca quei benefici che sono stati più volte descritti deve essere di puro cacao e possibilmente di tipo biologico. Il cioccolato industriale, specialmente quello alterato con vari additivi da l’effetto opposto. Dato l’alto prezzo del burro di cacao, le adulterazioni sono frequenti, si utilizzano grassi estranei: oli di palmisti, grassi idrogenati, grasso di "Illipé", cera giapponese e paraffina. Queste miscele infatti possono acquistare quando lavorate proprietà simili a quelle del burro di cacao. Le merendine e dolciumi industriali sono spesso farciti da paste zuccherose che poco hanno a che fare il vero cioccolato, molte eccedono in zuccheri (più del 50%), poche specificano tra gli ingredienti la presenza di burro di cacao, mentre la maggior parte si limita a dichiarare olii vegetali, il chè non esclude la presenza di grassi raffinati, altre ammettono la presenza di olio di palma e di cocco. Gli additivi, emulsionanti e aromi, sono sempre presenti nel cioccolato industriale, sembra non se ne possa fare a meno. Come paragonare allora prodotti così diversi? Come può un cioccolato artigianale, con solo burro di cacao e zucchero (20% circa) essere assimilato al cioccolato da supermercato? Come possiamo discuterne le proprietà come si trattasse di un unico prodotto? Teniamone conto quando scegliamo.
M.
M.
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