martedì 26 febbraio 2008

Novità dalla terra di Gambrinus

Siamo in Belgio, "appesi" ad una connessione internet wi-fi senza password...logicamente in cerca di birre, visitando birrifici e bevendo sempre birre diverse nei locali specializzati.
Ci saranno importanti novità, in arrivo:
1. Formaggio della Brasserie Orval.
2. Formaggio della Brasserie Dupont, con la birra Moinette e con i malto e luppolo.
3. Nuove birre dal birrificio di Blaugies, nuove birre del birrificio Dupont (porteremo a Roma la Pils, bevuta alla spina davanti la Brasserie, al Caveau Dupont).
4. Diversi bicchieri per i collezionisti,
e molte altre birre in arrivo, sottobicchieri ed altro ancora (ho rimediato 10 cartine della Beer Route).
Saluti a tutti dal Belgio e ci vediamo presto per un report fotografico accurato, Mirko

mercoledì 20 febbraio 2008

Faella, un artigiano italiano distrutto


Ne vengo purtroppo a consocenza solo ora, ieri ero al telefono per fare un nuovo ordine telefonico di pasta: e che PASTA!
Il pastificio storico di Faella, nel centro di Gragnano, è andato a fuoco, cause sconosciute, purtroppo le fiamme hanno divorato quasi tutto. Tempi di recupero circa 6 mesi, anche se un recupero di quei macchinari, di quell'atmosfera, di quei 'piez e core (scusate ma lo so solo pronunciare e non scrivere era per rendere l'idea) è praticamente impossibile, oltre al danno economico enorme.
Leggendo su internet le prime interviste, mi ha colpito l'affermazione di don Mario Faella (il proprietario novantene): “Avrei preferito bruciare insieme al pastificio invece di vederlo bruciare” ha affermato tra le lacrime. L'ho conosciuto 2 anni fa, Mario, quando girammo un documentario proprio sulla pasta Faella, e mi disse:"Non mi sono mai sposato, non ho figli che condividano la mia stessa passione per la pasta, purtroppo. E' da quando ho 9 anni che vivo dentro il pastificio.Posso dire tutto sommato di aver sposato la pasta". Non me lo dimenticherò mai, è veramente un momento triste. C'è solo un rammarico profondo...peccato, peccato, peccato.
b&f

giovedì 14 febbraio 2008

Lo sfratto, il dolce e la tradizione ebraica




Eh si, ha un nome particolare, questo dolce della tradizione ebraica. Avevamo provato a mettere in vetrina il cartello: "Oggi si assaggia lo Sfratto", non è stato un successone :D. Ora lo proponiamo dicendo appunto che si tratta di un dolce, e non di quello esecutivo! (anche sul cartello). Comunque, la storia narra che nel XVII secolo a Pitigliano (provincia di Grosseto, bassa Toscana) un editto del Granduca di Toscana Cosimo II Medici imponeva alle famiglie ebree di lasciare il borgo dove vivevano ed andare insieme alla loro comunità nel ghetto, isolati.
L'atto dell'annunciare lo spostamento forzato, effettuato dagli ufficiali designati, era quello di bussare alle porte degli ebrei con un bastone per intimare lo sfratto. Gli ebrei, a distanza di 100 anni, vollero ricordare l'iposizione subita tramite la creazione di un dolce. Lo Sfratto così assunse, nome e forma a ricordo di quel momento storico. E' un dolce a forma di bastone, costituito da una cialda dolce di pasta sottilissima che avvolge un ripieno molto dolce. Gli ingredienti principali utilizzati per la preparazione del dolce sono per il ripieno: miele, noci, scorza d'arancio, noce moscata, semi di anice; per la sfoglia: farina di grano tenero tipo "0", vino bianco, olio di oliva, zucchero, vaniglia.


Preparazione dell'impasto: si mette a scaldare per mezz'ora il miele avendo cura di girarlo bene per non farlo bruciare poi vengono aggiunte le noci tritate, la buccia d'arancia a pezzettini, la noce moscata grattugiata e i semi d'anice; si mescolano con cura fino ad ottenere un perfetto amalgama. Si toglie l'impasto dal fuoco e lo si lascia raffreddare abbastanza da poter lavorare il ripieno.
Preparazione della sfoglia: si uniscono zucchero, farina, vino bianco, vaniglia e olio di oliva: viene tagliata in strisce della lunghezza desiderata e della larghezza sufficiente a contenere il ripieno. Su ogni striscia viene adagiato l'impasto e poi viene chiuso in modo da ottenere la tipica forma a bastone. La cottura avviene in forno in tempi variabili dai 20 ai 25 minuti, alla temperatura di 180°C. Una volta sfornato e fatto raffreddare lo sfratto viene servito tagliato a fette. Lo Sfratto si produce tutto l'anno, ma soprattutto nel periodo natalizio.

Buon divertimento, e se volete solo assaggiare potete venire direttamente qui in Via luca valerio 41/43 zona marconi, c'è sempre un pezzo per tutti.
A presto, b&f

martedì 5 febbraio 2008

Sabato 9 Febbraio "Farro day" al bir&fud




Dopo il successo natalizio della presentazione della Birra del Borgo la 25 dodici, sabato 9 Febbraio replicheremo presentando alla spina la nuova versione della Duchessa, accompagnata dalle invenzioni di Gabriele Bonci e le prelibatezze di Le Ben. Per i dettagli c'è la locandina, altrimenti chiamate qui in bottega allo 06.5561677. Vi aspettiamo dalle 15:00 alle 21:00, è un evento GRATUITO, b&f.

Aggiornamenti sul "menù":
Dopo consultazione con Gabriele Bonci, il maestro ha optato per:

1. zuppa di farro, la serviamo in bicchiere :D
2. frittata di spaghetti di farro di Giacomo Santoleri
3. pane di farro
il tutto "annaffiato" dalla Duchessa di Birra del Borgo, senza dimenticare i dolci fantastici di Le Ben. A sabato dalle 15 alle 21, lasciate uno spazietto per gli assaggi.
b&f