venerdì 5 giugno 2009

asSaggi di birra, di whisky, di vita.



E' la mia seconda volta che leggo Storie nel bicchiere (copertina qui sopra) di Michael Jackson, "l'altro Michael Jackson".
E' come fosse la prima, per la freschezza e la vivacità dei suoi racconti, la passione e la naturalezza con cui descriveva birre, whisky, vita. Ogni volta ti fa amare la vita, ti riesce a trasmettere il senso del bere, la passione del farlo per lavoro, la semplicità con cui parlarne...grandissimo pregio! In alcune pagine si arriva a percepire la salsedine della Scozia, il profumo del pub inglese, il solletico della schiuma sulle labbra. Esagerato? Nient'affatto, provare per credere!

Micheal Jackson, Il beer hunter.
Son riuscito finalmente a farmi portare delle copie da Slow Food (l'editore) per poterle vendere qui in bottega, così da poter far conoscere a tutti di cosa era capace. Si purtroppo era. E' venuto a mancare il 30 Agosto del 2007 ma ci ha lasciato molto in eredità. E' grazie soprattutto al suo lavoro che "le birre" hanno ritrovato il loro giusto posto nell'universo del bere,.Bere bene ovviamente. M. Jackson ha scritto moltissimi altri libri, non ancora tradotti in italiano ma reperibili facilmente.

Insieme a "Storie nel bicchiere" sono arrivati, sempre editi da Slowfood, altre 3 guide al buon bere e mangiare in Italia, da leggere obbligatoriamente:


- Guida alle birre d'Italia
- Formaggi d'Italia
- Salumi d'Italia

Per avere un'idea di cosa mangiamo e da dove proviene e come viene fatto. Se avete amato "Storie nel bicchiere" se ne può parlare, anche qui.

Trascrivo un tratto di "Un desiderio senza nome" da "Storie nel bicchiere" per aiutarvi a capire:

"Un'amica sostiene che il suo corpo le comunica, senza essere interrogato, la stagione dell'anno: alla fine dell'estate smette di chiedere gin and tonic e improvvisamente desidera whisky. Se fosse solo questione di alcol, il corpo se ne curerebbe? Eppure, la gente dice che il desiderio è puramente un desiderio di alcol. Ma allora perchè non una pillola o un'iniezione? Perchè non ci sarebbe colore, rituale, tempo e luogo, splendida varietà. E, peggio ancora, non ci sarebbero aroma, gusto, consistenza o finale."

Insomma questo è un pezzettino della vita di M. Jackson, l'altro. Ora tocca a voi.
A presto, Mirko

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