mercoledì 20 gennaio 2010

Un punto di vista un po distorto....



Questa volta non si tratta di prodotti da vendere o da bere o viaggi birrari, si tratta della verità!
Il "un po" nel titolo è anche ironico...mi riferisco a quest'articolo apparso oramai da un paio di giorni su Repubblica.it Roma.
Che dire: chi frequenta via benedetta e Trastevere lo sa perfettamente che son cose veramente indecenti e soprattutto false quelle scritte dalla "giornalista". Il Ma che siete venuti a fà è un punto di riferimento per tutti, i gestori sono sempre stati onesti, precisi, rispettosi del prossimo. Foto ad hoc "false" e tendenziose, diciamo che si sono inventati un caso tanto epr scrivere qualcosa o fare qualche favorino a qualcuno, siamo alle solite. Diffidate gente ed andate a vedere di persona!
Un paio di passaggi ve li metto qui sotto per farvi rendere conto di che invenzioni stiamo parlando:
"Per arrivare al portone di casa propria non basta chiedere permesso. Bisogna aspettare che la fila scorra e che la massa di giovani ubriachi, alcuni seduti in terra, altri fermi in mezzo alla strada, accetti di far passare gli abitanti della strada".
Addirittura masse ubriache...e poi:
"Poi c'è il cigolio delle serrande arrugginite dei locali che, dopo le due di notte, vengono abbassate ma non chiuse completamente. Perché in questa maniera i giovani possono entrare, anche dopo l´orario di chiusura, a comprare qualche birra da consumare in strada".
Da quando esiste il pub non è mai successa una cosa del genere, centinaia di persone potrebbero testimoniare. Per continuare a discuterne vi raccomando il sempre valido ed aggiornato blog sulla birra artigianale, del grande Andrea. Troverete anche molti altri pareri. Ci si sente al più presto con i nuovi birtur in programma a breve. Mirko.

1 commento:

Londra capoccia ha detto...

Fate bene a incavolarvi! Quello di Repubblica e' solo l'ennesimo articolo di una campagnia lobbystica degli abitanti del primo municipio per ridurre Roma ad un dormitorio. In una capitale dove le zone animate la sera sono ridottissime rispetto alla sua estensione e con la crisi di economica ed identitaria non solo di Roma ma dell'Italia intera, l'ultima cosa di cui abbiamo bisogno e' di questo moralismo savonaroleggiante d'accatto. Orde di giovani ubriachi? Ma siete mai stati a Londra ragazzi miei? E poi non sopporto questi che si lamentano perche' hanno casa al centro, nelle piazze piu' ambite di Roma e sentono il rumore... Ma che volete godervela solo voi Roma? Se compro casa vicino ad un'autostrada non posso poi lamentarmi del traffico no? allo stesso modo se compro casa a Trastevere non e' che poi posso lamentarmi perche' ci sono ragazzi in giro la sera no? Non viene il dubbio a queste persone che il fatto che il quartiere sia vivo aggiunge valore ai loro appartamenti? Andassero a vivere alla bufalotta se non voglio sentire casino...