giovedì 2 luglio 2009

Gran Torino



Si si proprio il film di Clint Eastwood! E che c'entra con le birre?
Niente! Ieri sera, con 3/4 birre artigianali d'accompagnamento* abbiamo visto Gran Torino e devo dire che mi è piaciuto a tal punto da convincermi a scrivere qualcosa.
Il film è diretto molto bene da Clint Eastwood. Sequenze lineari, pulite, decise e poi lui, vecchio, scorbutico a non finire, razzista e diretto come non mai. Un'interpretazione da antologia, un viso che dice tutto a tutti!

Grandissimo Clint Eastwood!

La trama è abbastanza semplice: Walt Kowalski è un reduce della guerra di Corea, appena rimasto vedovo; ex operaio della Ford, vive in una tipica casa unifamiliare della periferia urbana americana, in una zona popolare, nella quale è ormai uno degli ultimissimi non asiatici rimasti. L'odio razzista, per il diverso, asiatico in particolare, ma anche italiani e neri lo rende particolarmente nervoso e suscettibile. Per di più ha un pessimo rapporto con i due figli; Mitch, quello che gli è più vicino, sembra in realtà interessarsi più ai suoi beni che non al padre come persona. Walt è anche malato (probabilmente di tumore) ma quello per cui soffre di più è un conflitto interiore che solo il giovane padre Janovich sembra intuire e tenta di comprendere. Il carattere scontroso di Walt è all'origine di un singolare avvicinamento alla famiglia a lui confinante, con la quale si è sempre guardato dall'imbastire un rapporto.

Altra scena memorabile del film.
Al centro della storia, oltre ai sentimenti di odio per gli "altri" e per tutto ciò che è diverso, ci sono anche tutto un mondo fatto di oggetti (vecchi) legati al passato del protaganista: come l'automobile Gran Torino, tutti gli attrezzi faticosamente comperati duranti gli anni, la casa stessa, la ghiacciaia oramai vecchia mantenuta in cantina, l'accendino zippo della guerra e molti altri a cui il Walt s'affeziona e non riesce a rinunciare. Anche gli amici con cui interagisce Walt hanno qualcosa di singolare e speciale, unico legame rimastogli dopo la morte della moglie. Il barbiere italiano con cui si prende a parolacce nel "linguaggio dei grandi/duri" mentre lui taglia i capelli , il cane oramai sordo ed anziano ed i vecchi con cui beve al bar raccontando barzellette a sfondo razzista.


Faccia da Clint.

Scena che mia ha colpito molto è quando Clint estrae dalla giacca una "finta pistola" (la sua mano) e spara con il gesto del pollice, davvero d'effetto e carica di pathos. Il film scorre veloce, facendo sghignazzare (a tratti sembra una commedia) per alcuni atteggiamenti non proprio "politically correct" e spesso immediati/rozzi di Walt nei confronti degli "altri", ma nonostante ciò il significato ed il messaggio del film è attualissimo, messo alla portata di tutti senza troppe metafore e storie complicate. La forza di Walt è l'immediatezza nel bene e nel male. Per il finale non vi dico niente anche se molti di voi lo avranno già visto da parecchio tempo. Ne consiglio comunque una nuova visione anche per ricordare in che mondo ci troviamo e che alcune volte è meglio guardarsi dentro e poi giudicare gli altri.

Walt beve birre su birre e noi lo abbiamo accompagnato durato la serata *bevendo:

un'intramontabile Orval, una Guldemberg del birrificio De Ranke, un'ottima e freschissima Trentatre Dorata di Birra del Borgo (ve ne parlerò a breve), una monoluppolo di Mikkeller, una Struise Pannepot del 2007. Che dire: film e birre davvero eccellenti. Cheers, Mirko

Il trailer e le frasi celebri del film:

Walt Kowalski (Clint Eastwood)
Avete mai fatto caso che ogni tanto si incontra qualcuno che non va fatto incazzare? [sputo]... Quello sono io.

Walt Kowalski (Clint Eastwood)
In guerra mi hanno insegnato quel che dovevo fare, non quel che non dovevo fare.

Walt Kowalski (Clint Eastwood)
Quanti topi di fogna possono starci in una stanza? (rivolto ai cinesi)

Walt Kowalski (Clint Eastwood)
Con quelli come te ci facevano i muretti in Corea. (rivolto al cinese)

Walt Kowalski (Clint Eastwood)
E' sempre colpa dei Luterani… neanche il freddo può tenere lontani gli Idioti

Walt Kowalski (Clint Eastwood)
Cristo Santo, ho più cose in comune con questi musi gialli che con quei depravati della mia famiglia.

Walt Kowalski (Clint Eastwood)

Non mi farò confessare da un verginello ventisettenne appena uscito dal seminario imbottito di letture che gode a tenere le mani a vecchiette superstiziose.

Walt Kowalski (Clint Eastwood) e il suo barbiere (John Carroll Lynch)
Barbiere (Martin): Ecco qua, sembri davvero un essere umano adesso... ma perché fai passare tanto tempo fra un taglio e l'altro taccagno figlio di puttana?
Walt Kowalski: Mi meraviglio che tu abbia ancora la licenza. Io spero sempre che tu crepi e che qui finalmente prendano qualcuno che sa fare il suo mestiere e invece ci sei sempre tu con la grazia di quell'impasta pizze che sei...
Barbiere (Martin):Fa dieci verdoni Walt?
Walt Kowalski: Dieci verdoni? Cristo santo Martin... non sarai mica diventato ebreo? Ogni volta il prezzo è più alto.
Barbiere (Martin): È dieci verdoni da quattro anni brutto testone di un polacco figlio di puttana.
Walt Kowalski: (Paga con 10 dollari). Il resto mancia ragazzo
Barbiere (Martin): Ci vediamo fra venti giorni scimunito
Walt Kowalski: Sempre se tu ci arrivi sacco di merda...
[Barbiere Martin ride]

4 commenti:

DaN ha detto...

Anch'io l'ho visto da pochissimo!
Grande, grandissimo film

BienK ha detto...

ciao Mirko, come va? quanto costano ste TRENTATRE dorate? ne hai buona disponibilità ?

Mirko ha detto...

Ciao,
si si buona disponibilità delle Trentatre...ci sono la Dorata, Ambrata e Bruna.
Vengono 2,90 a bottiglietta da TRENTATRE ovviamente.

BienK ha detto...

grazie, se trovo un socio magari faccio un cartoncino misto