lunedì 26 ottobre 2009

Mikkeller + Brewdog

Alla fine è accaduto, i due birrifici "estremi" del nord europa si sono uniti per una nuova pazzia da imbottigliare, un barley wine uscito fuori dalla mente di Mikkeller + Brewdog.
Brewdog è una giovane microbirreria scozzese fondata agli inizi del 2007 a Fraserburg nelll’Aberdeenshire da una coppia di giovani appassionati e già diventata di culto fra appassionati ed operatori britannici. Ratebeer ha classificato la loro Paradox Grain come la miglior birra Scozzese contemporanea, ma anche le altre birre della scuderia sono birre imponenti, che non lasciano scampo ai deboli di palato, e a chi cerca prodotti "dolci e rassicuranti". La birreria utilizza malti locali e i migliori luppoli provenienti da Stati Uniti, Belgio, Repubblica Ceca e perfino dalla Nuova Zelanda. Tutte le birre sono prive di conservanti artificiali e additivi.

La birra in questione è la Divine Rebel (etichetta qui in basso) che recita così: 12 gradi alcolici!


A voi l'ardua sentenza, oramai fa abbastanza freddo per bere barley wine e compagnia bella! A presto, Mirko

Nuove birre Americane

Salve a tutti, i nuovi arrivi non si fermano mai...
Sempre dagli USA ecco un nuovo birrificio che è finito sui nostri scaffali e nel frigo, la Founders Brewery.
Abbiamo preso 2 etichette di questo birrificio: la Double Trouble e la Dirty Bastard. Si tratta di due bottiglie da 35,5!

Etichetta in pieno stile scottish-ale.
La Dirty Bastard è una birra ambrato carico di circa 8,5° alcolici...calda, avvolgente, ricca di profumi al naso dal caramello, agli agrumi del luppolo statunitense, al fruttato evidente e piacevole. In bocca si ritrovaa pieno le sensazioni provate al naso, ci riscalda con i suoi gradi alcolici ma non da fastidio, molto equilibrata nonostante una luppolatura importante, siamo sui 50 IBU (unità d'amaro) e forse proprio per questo finale interessante, di luppolo, malto, un pizzico di tostato che si lascia bere molto bene e che in fondo sottolinea il Dirty Bastard del suo nome...ne beresti ancora ed ancora ed ancora...

Originale etichetta, la si vede da tutti e due i lati!
La Double Trouble ti mette nei guai doppi veramente con i suoi 9,5° alcolici anche qui nascosti molto molto bene dalla dose generosissima di luppoli. Siamo sulle 86 IBU (unità d'amaro). Che dire una Imperial APA in pieno stile, agrumatissima, resinosa, densa...per gli appassionati dell'amaro è da non perdere!
Vi aspetto per delucidazioni varie e commenti, ciao Mirko


venerdì 16 ottobre 2009

Di quando nulla ti sembrò meglio dell'Inferno e della Dannazione

Questa volta il post è da leggere con attenzione perchè scritto da chi con le parole ci convive, ci lavora, ci "parla" e con il cuore le mette nero su bianco. Parlo di Fabrizio del Monolocale. Copio e incollo così da facebook e rimango indeciso se stappare un nuovo Inferno.........Dannazione! Si "parla" di birre artigianali, questa volta olandese...questa per intenderci che trovate in negozio.

La Hel & Verdoemenis, Inferno & Dannazione appunto!

Civitavecchia, 15 Ottobre 2009
Il piacere comincia impiastricciandosi le dita con la ceralacca durante l'apertura.

Prima della tua, altre centotrentacinque bottiglie.
Dopo della tua, non sai.
Non ti serve saper altro, se non d'essere il centotrentaseiesimo possessore d'una Hel & Verdoemenis, la Russian Imperial Stout della Brouwerij De Molen, gioiello brassicolo che cade a fagiuolo per una serata in cui temperatura esterna e temperatura di servizio collimano sorprendentemente.
Quattordici gradi.
Due per ogni cielo che sfiori bevendola: ça va sans dire che quando il bicchiere si svuota, già viaggi uomotorpèdine verso il settimo cielo.
Valanga petroleosa nel bicchiere, carbonatura che dimora altrove, schiumaggio pressoché inesistente (sarà mica la giovinezza? la cotta è solo del 2 maggio, dopotutto).
Però cheròba, not'alcolica che férmati, diecigradi boom! baam! nello stomaco, bellywarm rincuorante, corroborante, invernalmente appagante.
E c'è la moka, e c'è del cioccolato, la dolcezza dei malti tostati e poi eccoli tuonare l'Hallertau ed il Premiant, ché sull'etichetta v'è un 99.9 d'Ibu e mica per scherzo.
Scioglievole abbraccio di viril ambrogia, che vien voglia di passarci tutta la nottata insieme, meditabondo.
Null'è meglio, certe volte, poi, dell'Inferno e della Dannazione.

[Dodic'euroemmezzo da Mirko nostro. Urge approvvigionamento d'altra bottiglia da lasciar lì a riposare. Per giorni. Settimane. Mesi. Anni. Per dire.]

Fabrizio Gabrielli

lunedì 12 ottobre 2009

Birre, birre, birre...Southern Tier dagli USA!

Ed ecco ancora delle grandi novità direttamente dagli USA, le birre della Southern Tier:

Una classica IPA molto luppolata, fragrante con sentori agrumati e una gradazione intorno ai 6,5%. Da provare per gli amanti dell'amaro!!!




Le 4 Imperial Porter & Stout, nere e cremose!
La OAT con Avena, la Jahva con l'omonimo caffè, la Creme con bacche di vaniglia e la Mokah con caffè e fave di cacao, tutte e 4 favolose, corpose da provare semplicemente con qualche bel dolce o dopo cena da sole!


Una chicca assoluta la OAK Aged Unearthly, luppolata e passata in invecchiamento in botte!


E per chiudere la Back Burner un bel barley Wine, denso, alcolico piacevole e non stucchevole. Son birre che non sempre sono disponibili, quindi sta voi!!!
Vi aspetto in via luca valerio 41, ciao Mirko

p.s.
Io il mio assaggio me lo son già fatto!