sabato 20 giugno 2009

La difficile lettura del biglietto da visita

.Ironic mode on.
E' una storia strana ed affascinante quella del biglietto da visita dei 2 bir&fud. L'ho creato oramai da quasi due anni, ma ancora non riesco a capire la difficoltà nell'interpretazione dello stesso. Sarà perchè, almeno in pizzeria, avendo tempi più "stretti" non possono spiegarlo e che qui in bottega, almeno nei giorni infrasettimanali di tempo se ne ricava, che riusciamo ad evidenziare il suo molteplice e difficile messaggio. Ma andiamo a vedere da vicino:


Come si evince dalla scritta nel cerchio rosso è facile capire di cosa si tratta. E' evidente che sto scherzando ma ogni volta mi chiedo con sorpresa se le persone sono distratte o è la fretta di assicurarsi una pizza che li fa sbagliare. O lo stress e la velocità di vivere una vita in una città come Roma.
Il "top" qui in Via luca valerio 41/43 ( la bottega tanto per sottolineare) è stato un tale Sig. X che è arrivato in orario di chiusura, le 20:30 circa, cercando la pizzeria e chiedendo se poteva mangiare qui. Il top è che aveva anche prenotato! Verso le 21:00 ho smesso di ridere, anche se è stato un riso amaro dato che il Sig. X aveva letto l'indirizzo ed aveva anche telefonato al numero corretto.
Sto rivisitando la grafica del biglietto da visita, a breve ne metterò un esempio.
Mirko.

.Ironic mode off.

sabato 13 giugno 2009

bir&fud: birtur 3.0

Siamo arrivati alla terza uscita programmata per visitare un birrificio artigianale italiano. In questo caso avrete capito dal post precedente che il birrificio in questione è l'Opperbacco di Notaresco in provincia di Teramo, cliccando il link troverete anche la descrizione delle birre. Il percorso è facile ed abbastanza breve, diciamo 2 ore da Roma.

LA VISITA GUIDATA SARA' SABATO 20 GIUGNO 2009
Modalità di partecipazione e costi:

POSTI LIMITATI a 30 PERSONE. L'intera giornata viene 20 euro a persona. Per prenotare telefonare allo 06.5561677 e parlare con Mirko e poi passare per il versamento della quota.

PROGRAMMA DELLA GIORNATA.
Ore 10:00 appuntamento (per chi è più vicino) al bir&fud bottega in Via luca Valerio 41/43.
Ore 10:20 partenza. Per chi arriva in ritardo o parte da casa daremo le informazioni necessarie per arrivare al birrificio.
Ore 12:30 arrivo al birrificio Opperbacco in Abruzzo.
Dalle 12:40 in poi, si visiterà il birrificio, si analizzeranno gli stili delle birre fatte da Luigi. Lui stesso ci spiegherà il come & perchè della sua produzione, si assaggeranno le 5 birre. Si pranzerà in uno spazio adibito ad hoc finendo gli assaggi previsti.

Il cestino del pranzo sarà composto da un sfiziosità fritta come aperitivo, pasta fredda, frittata, formaggio artigianale, verdure e pane di Gabriele Bonci, dolce (vediamo se ce lo fa Andrea De Bellis del bir&fud) o macedonia con frutta di stagione!

Finito il pranzo, la visita ed il relax c'è la possibilità, data la vicinanza (un 20 minuti) di riposarsi dalle fatiche al mare (quello vero non Ostia). In questo caso e per chi volesse pernottare per tornare domenica in completo relax daremo anche delle informazioni su dove andare. A presto, Mirko

giovedì 11 giugno 2009

Io voto Opperbacco!



Non è campagna elettorale (ringraziando il cielo) ma la mia espressione di approvazione per un nuovissimo birrificio artigianale italiano (abruzzese) l'Opperbacco di Luigi Recchiuti. Il birrificio è stato fondato nel 2008 ma la prima cotta ufficiale è stata fatta il 5 Febbraio 2009. Noi del bir&fud siamo orgogliosi di avere le sue birre alla spina in pizzeria e in bottiglia qui in bottega, grazie anche a Leonardo Di Vincenzo che ha supportato Luigi per la sua prima cotta, e che già conosceva la bontà delle sue birre, per ora 5 tipologie tutte da scoprire e bere!
Tanti ci dicono "Opperbacco, l'ho già sentito possibile?"... ma forse qualche locale di Roma ha preso questo nome un pò di tempo fa, o qualche Enoteca, o forse Oppebbacc di Abbadantuoniana memoria, sta di fatto che è veramente difficile che abbiate provato le sue birre in giro per l'Italia data la sua breve storia produttiva ufficiale e la neonata distribuzione. Da parte nostra ci sarà il massimo aiuto a diffondere le sue creature. Ah proposito di elezioni: sabato 20 giugno 2009 (il primo giorno se non erro di votazioni del referendum) dovremmo andare a visitare il birrificio che si trova a 2 ore da Roma, a Notaresco (Teramo) in un posto unico, tranquillo e pochi chilometri dal mare...si prevedono grandi cose, info a breve. Evento su prenotazione con posti limitati.

Andiamo al sodo, ecco cosa potrete trovare in bottiglia e alla spina:



Dal color oro carico,impiega il 30% di malto Monaco, luppoli simcoe e columbus, utilizzati con una luppolatura mirata ad esaltare il loro aroma, mantenendo basso l'amaro. Estremamente beverina, regala al suo assaggio numerose sfumature, prima di malto, poi di luppolo che rimane impresso in bocca per molti minuti.


Birra in stile blanche, da cui il nome. Nel rispetto dello stile si impiegano frumento non maltato, avena, buccia d'arancia e coriandolo. E' caratterizzata dall'utilizzo della menta piperita e del miele, di produzione locale.



Birra chiara, con segale (13%) e zucchero candito, aromatizzata con buccia di arancia e coriandolo. Regala note olfattive ed aromatiche agrumate e speziate. In bocca risulta molto bilanciata, ma ricca di sapori in relazione al tenore alcolico.



Il nome TriplIPA nasce dall'unione degli stili a cui si ispira: lo stile "triple", da cui riprende i malti ed il lievito, e lo stile "IPA" da cui riprende la luppolatura, realizzata con Simcoe, Columbus, Saaz ed Amarillo (anche in dry hopping). Il risultato è una birra dorata, beverina, amara (56 IBU), che gioca con le mille sfumature dei luppoli impiegati.



La 10 e lode si ispira alle birre scure prodotte dai frati trappisti in Belgio;esprime una grande forza, ma al tempo stesso anche grande equilibrio. Sono utilizzati 6 diversi tipi di malto d’orzo dai quali derivano tutte le note olfattive ed aromatiche (cacao, cioccolato, liquirizia, caffè).

Mi son piaciute particolarmente la TriplIpa e la 10 e lode, ma anche le altre sono di livello già molto alto. Che dire, continua così Luigi! Voi sperimentate e fatemi sapere, a presto, Mirko

venerdì 5 giugno 2009

asSaggi di birra, di whisky, di vita.



E' la mia seconda volta che leggo Storie nel bicchiere (copertina qui sopra) di Michael Jackson, "l'altro Michael Jackson".
E' come fosse la prima, per la freschezza e la vivacità dei suoi racconti, la passione e la naturalezza con cui descriveva birre, whisky, vita. Ogni volta ti fa amare la vita, ti riesce a trasmettere il senso del bere, la passione del farlo per lavoro, la semplicità con cui parlarne...grandissimo pregio! In alcune pagine si arriva a percepire la salsedine della Scozia, il profumo del pub inglese, il solletico della schiuma sulle labbra. Esagerato? Nient'affatto, provare per credere!

Micheal Jackson, Il beer hunter.
Son riuscito finalmente a farmi portare delle copie da Slow Food (l'editore) per poterle vendere qui in bottega, così da poter far conoscere a tutti di cosa era capace. Si purtroppo era. E' venuto a mancare il 30 Agosto del 2007 ma ci ha lasciato molto in eredità. E' grazie soprattutto al suo lavoro che "le birre" hanno ritrovato il loro giusto posto nell'universo del bere,.Bere bene ovviamente. M. Jackson ha scritto moltissimi altri libri, non ancora tradotti in italiano ma reperibili facilmente.

Insieme a "Storie nel bicchiere" sono arrivati, sempre editi da Slowfood, altre 3 guide al buon bere e mangiare in Italia, da leggere obbligatoriamente:


- Guida alle birre d'Italia
- Formaggi d'Italia
- Salumi d'Italia

Per avere un'idea di cosa mangiamo e da dove proviene e come viene fatto. Se avete amato "Storie nel bicchiere" se ne può parlare, anche qui.

Trascrivo un tratto di "Un desiderio senza nome" da "Storie nel bicchiere" per aiutarvi a capire:

"Un'amica sostiene che il suo corpo le comunica, senza essere interrogato, la stagione dell'anno: alla fine dell'estate smette di chiedere gin and tonic e improvvisamente desidera whisky. Se fosse solo questione di alcol, il corpo se ne curerebbe? Eppure, la gente dice che il desiderio è puramente un desiderio di alcol. Ma allora perchè non una pillola o un'iniezione? Perchè non ci sarebbe colore, rituale, tempo e luogo, splendida varietà. E, peggio ancora, non ci sarebbero aroma, gusto, consistenza o finale."

Insomma questo è un pezzettino della vita di M. Jackson, l'altro. Ora tocca a voi.
A presto, Mirko